Questa volta l’EVO tour ci porta in Molise, più precisamente a Mafalda, antico borgo medievale che dall’alto dei suoi 460 metri presidia la valle del fiume Trigno, i Monti Frentani e il Mar Adriatico: in un colpo d’occhio si alternano il paesaggio rurale, quello montano e marino, offrendo un panorama di rara suggestione.
Siamo ospiti dell’azienda olearia Trespaldum che dall’antica denominazione di Mafalda, tre pianori in lingua osca, prende il nome.
Ci accoglie Francesco Mastrangelo, giovanissimo olivicoltore e frantoiano, che insieme ad un team affiatato, di familiari e collaboratori, porta avanti la vocazione olivicola di questo territorio. È infatti grazie al suo impegno che la Gentile di Mafalda, una storica varietà autoctona, è tornata a nuova vita: ne ha seguito il riconoscimento nel repertorio varietale e gli ha restituito il meritato valore con la produzione di un monocultivar che la scorsa stagione ha riscosso importanti riconoscimenti, dall’inserimento nella Guida agli Oli d’Italia del Gambero Rosso alla menzione come Grande Olio da parte di Slow Food.
La valorizzazione della Gentile di Mafalda è diventata una missione, così Francesco sta recuperando uliveti abbandonati e impiantando nuove piante di questa varietà, soddisfatto e quasi stupito racconta “è appena un anno che le ho piantate e guarda come sono cresciute, merito dell’esposizione al sole, del clima mite che viene dal mare, dell’aria pulita di queste colline…” e della passione e professionalità che ci sta mettendo, aggiungiamo noi.
Ricerca, innovazione e rispetto per l’ambiente, sono queste le parole d’ordine di Trespaldum. L’azienda ha intrapreso la conversione al biologico e si è dotata di un frantoio con tecnologie di ultima generazione alimentato da fonti rinnovabili che rendono l’impianto energeticamente autosufficiente e a basso impatto ambientale: un frantoio totalmente green!
Una storia moderna quella di Trespaldum che conferma che l’olivicoltura italiana, nonostante le tante difficoltà, è più giovane e viva che mai.