L’EVO tour di questa settimana ci porta sulle colline teramane e a darci il benvenuto c'è la maestosità del Gran Sasso e dietro la Valle del Vomano dove, lungo i ripidi calanchi, fitti uliveti sfidano la forza di gravità.
Ci aspetta Antonello Garra, giovane produttore che da qualche anno ha affiancato alla professione di avvocato il ritorno alla terra, alla tradizione olearia della sua famiglia. Così ogni tanto Germinio – l’attempato factotum che segue gli uliveti di famiglia dai tempi del nonno Nello – lo prende in giro “nda i tu? A putà? Ca camicia?!”
Antonello mostra fiero i suoi duemila ulivi distesi sull’assolata collina che separa il borgo medievale di Mutignano dalla marina di Pineto e da dove si scorge la Torre del Cerrano che fa da guardia all’area marina protetta. La sua passione per l’olivicoltura è contagiosa, anche se ammette che non è sempre tutto rose e fiori, quest’anno ha dovuto affrontare prima la gelata, poi la grandine e adesso il rischio mosca. Ma Antonello è determinato e sfida coraggiosamente le ataviche regole con scelte innovative che convincono anche Germinio: la raccolta precoce, in primo luogo, che invece di aspettare l’autunno inoltrato partirà dall’ultima settimana di settembre.
Passeggiando nell’uliveto spuntano anche i progetti per il futuro: la coltivazione della liquirizia che qui cresce spontanea – basta scavare un po’ per trovare le preziose radici - e che è uno dei vanti del territorio e poi il recupero del casolare appartenuto alla famiglia Filiani – pare che qui Corrado Luigi si rifugiasse per le sue osservazioni astronomiche – che ospiterà un agri-resort immerso tra gli ulivi e da dove gli appassionati di astronomia potranno assistere allo spettacolo dei cieli notturni.
Non ci resta che aspettare l’olio nuovo, augurando ad Antonello le soddisfazioni dell’olio EVO della scorsa annata che gli è valso importanti riconoscimenti dalle più rinomate guide agli oli extravergine di qualità.